martedì, dicembre 19, 2006

 

I FATTI E IL GIUDIZIO


L'ideale sarebbe guardare la televisione spenta. Senza accenderla. Diamo tutti ad essa troppa importanza. Ci condiziona la vita? Non sapremmo. Sappiamo solo che quando sentiamo certe affermazioni ci incazziamo, soprattutto durante le interviste agli uomini politici.
"Ci dica, onorevole Collusi: secondo lei il senatore Vattalapesca, suo collega di partito, inquisito per mafia, è colpevole o innocente?"
"Ah! Guardi: io sono un garantista e perciò sono convinto che bisogna attendere tutti e tre i gradi del giudizio prima di poter affermare che una persona sia innocente o colpevole. E, a volte, anche dopo i tre gradi, non si può essere proprio sicuri..."
"Veramente, onorevole, il senatore è stato filmato a braccetto del famoso latitante Peppino Lo Struzzo che è ricercato da 40 anni per una serie di reati che vanno dall'omicidio plurimo al traffico di droga, dal riciclaggio di denaro sporco a ..."
"Queste cose non mi interessano. E poi, non si è più liberi di andare a braccetto con chi ci pare? Cos'è? Un reato?"
"Veramente, onorevole, oltre al filmato, ci sono le intercettazioni telefoniche che..."
"...che potrebbero essere state manipolate da qualche magistrato comunista..."
"Ma, onorevole, i comunisti, oggi, in Italia, dove sono?"
"Dappertutto, caro mio, dappertutto!"
Noi ragioniamo diversamente. Perchè se no, di questo passo (e vista la lentezza cronica della nostra giustizia) in Italia nessuno è mai colpevole di niente. Di questo passo si potrebbe anche arrivare a chiedersi se Hitler fosse un criminale o, in fondo, una brava persona. E già c'è chi sostiene che l'Olocausto degli ebrei sia stata tutta una montatura...
Noi pensiamo che non ci sia bisogno di processi per dare un giudizio "morale" sulle persone al di là dei fatti delittuosi che possono avere commesso.
Quando un Presidente del Consiglio non partecipa mai, in cinque anni, alle manifestazioni in ricordo della Resistenza e delle stragi nazi-fasciste, non abbiamo bisogno nè di altre prove nè di processi.
Quando ai comizi di Alleanza Nazionale si inneggia a Mussolini e si levano i saluti romani, non abbiamo bisogno d'altro.
Quando vengono tollerati, e protetti, i cortei dei nazi skin, di che altro abbiamo bisogno?
Quando il Papa afferma che la Chiesa non deve fare politica...
Quando il fascismo viene assimilato al comunismo...
Quando Mussolini o Hitler sono come Stalin...
"Quando, quando, quando... Dimmi quando tu verrai, onestà intellettuale..."
I nostri gradi di giudizio non sono tre, ma uno solo: il giudizio morale che è l'unico veritiero, e anche così rischiamo di essere giudicati antidemocratici e forcaioli. Che è sempre meglio, comunque, di essere un criminale che resta impunito solo per il posto che occupa.

Comments:
purtroppo in italia l'unica morale che conta è quella cattolica. il resto è carta straccia
 
concordo con l'anonimo che mi ha preceduto. non solo quella cattolica è l'unica morale che conta ma oltre a ciò i nostri politici se ne strafregano delle condanne morali, laiche o cattoliche che siano.
anonimo 2
 
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