domenica, dicembre 31, 2006

 

I SOGNI MUOIONO ALL'ALBA


Lasciatecelo dire! Siamo estremamente orgogliosi di essere stati pubblicati (per la terza volta) su OneMoreBlog: l'orgoglio raddoppia se si considera che ciò è avvenuto nello stesso giorno in cui OneMoreBlog ha vinto il titolo di "miglior blog assoluto" nel Gran Premio dei Blog 2006.
Riportiamo, di seguito, il post pubblicato e i relativi commenti, come sempre dopo aver atteso qualche giorno per correttezza nei confronti di chi ci ha fatto l'onore della sua ospitalità.

La notte scorsa ho sognato che Berlusconi era morto.
A causa di improvvise complicazioni sopravvenute dopo l'intervento al cuore, era deceduto nonostante il pronto e qualificato intervento dei sanitari statunitensi.
La notizia aveva fatto subito il giro del mondo, generando grande scalpore, tanto che, come prima reazione, Bush per il dolore si era suicidato sparandosi un colpo di fucile ai testicoli.
In Italia erano stati subito decretati 28 giorni di lutto nazionale, mentre Prodi si dichiarava profondamente commosso per l'improvvisa scomparsa di un avversario politico onesto e leale.
Manifestazioni oceaniche erano nate spontaneamente in tutta Italia e Bondi aveva dichiarato, affranto: "Santo subito!".
Questa mattina mi sono alzato di umore insolitamente allegro, io che generalmente, quando mi sveglio, sono notevolmente incazzato.
Ho fatto colazione fischiettando, ho acceso la tivù e, mentre mi gustavo il caffè, ho visto un'intervista a Berlusconi che vantava il proprio ottimo stato di salute e che proclamava che, comunque, a scanso di equivoci, aveva deciso di farsi clonare.
Mentre spegnevo la tivù ho buttato l'occhio sui molti libri che si trovano nel mio salotto, fra i quali "Inciucio" di Gomez-Travaglio.
Allora mi sono spogliato, ho indossato nuovamente il pigiama e sono tornato a letto, sperando di sognare di nuovo.

sabato, dicembre 30, 2006

 

DIFFERENTI ?



 

LA MORTE DI SADDAM


Riteniamo l'uccisione di Saddam un gesto disumano e un errore politico, senza nulla voler togliere agli innumerevoli atti criminali che per tanti anni hanno caratterizzato la sua orrenda dittatura: ma chi lo ha ucciso (o fatto uccidere) si è messo ora sul suo stesso piano. Noi siamo contro la pena di morte, sempre e comunque. Una società sedicente civile non manda a morte nessuno, qualunque delitto possa costui aver commesso. Chi toglie la vita a uno si rende uguale a chi la toglie a centomila, non è una questione di numeri e di quantità e neppure di pietas cristiana: se dopo tanti secoli di evoluzione e di progresso l'uomo sente ancora il bisogno, per pareggiare i conti e garantire la propria supremazia, di togliere la vita ai propri simili, come faceva l'uomo primitivo con la clava, allora vuol dire che il tempo è passato invano.
Sì, lo ammettiamo: in questo momento proviamo angoscia e pena, non per l'uomo Saddam, ma per l'umanità che comunque egli rappresentava. Pensiamo che salvando l'umanità di Saddam (ma tenendo l'uomo, ovviamente, in galera a vita) l'umanità tutta avrebbe fatto un passo avanti, senza contare gli effetti politici e sociali che tale uccisione certamente provocherà: nuovi morti, nuovi attentati, nuove bombe, nuovi innocenti che perderanno la vita in nome della democrazia occidentale che sta proprio dando, oggi, in Iraq (ma non solo laggiù) una bella immagine di se stessa.

mercoledì, dicembre 27, 2006

 

NOI MORALISTI


Siamo molto invecchiati, negli ultimi 50 anni, e siamo diventati degli intollerabili moralisti. Proprio come quelli che, quando eravamo giovani, detestavamo, più o meno cordialmente.
Non sopportiamo più che, in questa "povera" Italia disastrata, nulla abbia più un senso, nulla corrisponda più ai "cosiddetti" valori in cui, forse un po' ingenuamente, credevamo.
Cerchiamo allora, così costretti, di fare un elenco di questi valori, tanto per capirci.
Credevamo che, dopo la fine dell'ultimo conflitto mondiale, in Italia si sarebbe consolidato l'antifascismo. Sbagliato! Gli studenti di oggi non sanno neppure che cosa sia stato il fascismo! Figuriamoci se conoscono l'antifascismo. Nelle scuole superiori si studia ancora la preistoria, anzichè insegnare l'educazione civica e il significato della nostra Costituzione, nata dalla Lotta di Liberazione e dalla Resistenza.
Credevamo nella tolleranza e nel riconoscimento del "diverso" nell'ambito di un civile e democratico dibattito dialettico delle idee, pur sempre, però, all'interno della irrinunciabile radice antifascista. Sbagliato! Viviamo tempi di grande intolleranza: il qualunquismo dilagante, alimentato dalla merda che ci propongono quotidianamente le varie televisioni, alimenta fortemente il razzismo e la xenofobia e il risorgere di "fascismi" e "nazismi" di varia natura, spesso tollerati e protetti.
Credevamo di poter condividere alcuni "valori laici" del cristianesimo, quali, per esempio, la fratellanza e il rispetto verso gli altri. Sbagliato! Gli autoproclamatisi ufficiali detentori della democrazia e della libertà massacrano, quotidianamente, in tutto il mondo, in nome della "civiltà occidentale", coloro che cercano disperatamente di far valere i propri diritti di uomini emarginati e derelitti. Dobbiamo continuare? No, basta.
Nel momento in cui finalmente Welby è riuscito a morire, alla faccia dei benpensanti ipocriti e bugiardi che dai vari pulpiti (non solo chiesaioli) hanno cercato a tutti i costi di prolungare sine die i suoi tormenti in nome di "valori e principi" disumani, in questo momento noi rivendichiamo il nostro diritto di essere moralisti alla vecchia, detestabile, antistorica maniera.
E ne siamo contenti.

giovedì, dicembre 21, 2006

 

CIAO PIERGIORGIO!


«Morire dev’essere come addormentarsi dopo l’amore, stanchi, tranquilli e con quel senso di stupore che pervade ogni cosa». Dal blog di Welby

martedì, dicembre 19, 2006

 

I FATTI E IL GIUDIZIO


L'ideale sarebbe guardare la televisione spenta. Senza accenderla. Diamo tutti ad essa troppa importanza. Ci condiziona la vita? Non sapremmo. Sappiamo solo che quando sentiamo certe affermazioni ci incazziamo, soprattutto durante le interviste agli uomini politici.
"Ci dica, onorevole Collusi: secondo lei il senatore Vattalapesca, suo collega di partito, inquisito per mafia, è colpevole o innocente?"
"Ah! Guardi: io sono un garantista e perciò sono convinto che bisogna attendere tutti e tre i gradi del giudizio prima di poter affermare che una persona sia innocente o colpevole. E, a volte, anche dopo i tre gradi, non si può essere proprio sicuri..."
"Veramente, onorevole, il senatore è stato filmato a braccetto del famoso latitante Peppino Lo Struzzo che è ricercato da 40 anni per una serie di reati che vanno dall'omicidio plurimo al traffico di droga, dal riciclaggio di denaro sporco a ..."
"Queste cose non mi interessano. E poi, non si è più liberi di andare a braccetto con chi ci pare? Cos'è? Un reato?"
"Veramente, onorevole, oltre al filmato, ci sono le intercettazioni telefoniche che..."
"...che potrebbero essere state manipolate da qualche magistrato comunista..."
"Ma, onorevole, i comunisti, oggi, in Italia, dove sono?"
"Dappertutto, caro mio, dappertutto!"
Noi ragioniamo diversamente. Perchè se no, di questo passo (e vista la lentezza cronica della nostra giustizia) in Italia nessuno è mai colpevole di niente. Di questo passo si potrebbe anche arrivare a chiedersi se Hitler fosse un criminale o, in fondo, una brava persona. E già c'è chi sostiene che l'Olocausto degli ebrei sia stata tutta una montatura...
Noi pensiamo che non ci sia bisogno di processi per dare un giudizio "morale" sulle persone al di là dei fatti delittuosi che possono avere commesso.
Quando un Presidente del Consiglio non partecipa mai, in cinque anni, alle manifestazioni in ricordo della Resistenza e delle stragi nazi-fasciste, non abbiamo bisogno nè di altre prove nè di processi.
Quando ai comizi di Alleanza Nazionale si inneggia a Mussolini e si levano i saluti romani, non abbiamo bisogno d'altro.
Quando vengono tollerati, e protetti, i cortei dei nazi skin, di che altro abbiamo bisogno?
Quando il Papa afferma che la Chiesa non deve fare politica...
Quando il fascismo viene assimilato al comunismo...
Quando Mussolini o Hitler sono come Stalin...
"Quando, quando, quando... Dimmi quando tu verrai, onestà intellettuale..."
I nostri gradi di giudizio non sono tre, ma uno solo: il giudizio morale che è l'unico veritiero, e anche così rischiamo di essere giudicati antidemocratici e forcaioli. Che è sempre meglio, comunque, di essere un criminale che resta impunito solo per il posto che occupa.

mercoledì, dicembre 13, 2006

 

E' MORTO UN BOIA!


Augusto Pinochet, assassino e torturatore di decine di migliaia di cileni, è morto: pace per tutte le sue vittime!

 

CASINI DI NATALE


Il sistema partitico italiano non è più in grado di garantire la governabilità del nostro Paese, al di là della valenza delle varie formule di voto che si possono adottare. Maggioritario o proporzionale (eventualmente alla tedesca) non risolveranno i problemi dell'Italia dove più di trenta partiti, più o meno grandi, si contendono il potere e le poltrone.
Il livello di civiltà di una nazione si misura sulla base della qualità delle leggi che il suo parlamento emana e sull'adesione di questa all'asse portante che è rappresentato dalla Costituzione. Su questa base si può legittimamente affermare che negli ultimi anni è stato portato avanti un progetto di inciviltà generalizzata, alla faccia dell'antifascismo, della "giustizia giusta", della difesa delle classi più deboli e meno privilegiate, e via discorrendo.
Non facciamoci illusioni: il grande Centro che Casini evoca (pro domo sua) e tenta di ricostruire non altro è se non una pallida ma pericolosa riedizione della vecchia Democrazia Cristiana che, assieme con la chiesa cattolica, ha governato per tanti lustri un'Italia distratta dall'effimero perseguimento del cosiddetto benessere. Questo progetto politico prevederebbe una forte rappresentanza centrista in Parlamento alla quale, di volta in volta, si aggregherebbero forze diverse (di destra o di sinistra, Fanfani docet...) che non sarebbero però in grado di "mettere in pericolo la democrazia" (cristiana).
(Per inciso, ricordo una poesiola di un mio carissimo amico, dal titolo "Nostalgia": "Ah! Come era bello/il Natale da bambini!/Un piccolo alberello/e pochi regalini./Erano tempi sani./Eravamo tutti convinti/che fossero onesti/perfino i democristiani!")
Il vero problema è dunque quello della rappresentanza, obbligati come siamo a passare dai partiti per eleggere chi ci deve governare. I partiti italiani sono in agonia, se non proprio ancora defunti, ma restano l'unico insostituibile mezzo per garantire una democrazia e un Parlamento dove attualmente circa un terzo, fra deputati e senatori, risulta variamente inquisito, se non addirittura condannato penalmente.
Di fronte a questa situazione ci cadono le braccia (se non vogliamo volgarmente alludere ad altre parti del corpo). Che cosa fare? Caro Governo attuale, vogliamo almeno provare a far votare una legge che impedisca alle persone inquisite di far parte di organi elettivi? Vogliamo provare ad obbligare, per legge, alle dimissioni, quel parlamentare che, durante il proprio mandato, viene inquisito? Vogliamo regolare, una buona volta, il conflitto di interessi? Vogliamo provare a spiegare con chiarezza agli italiani qual è il progetto politico e come si intendono raggiungere i risultati? Rivogliamo provare, prima che Berlusconi ritorni al potere, o no?
Nel frattempo, in mezzo a tanta tristezza politica, i ghiacciai si sciolgono, i deserti avanzano, i fenomeni naturali ci flagellano.
Ma consoliamoci, perchè in Italia non corriamo il rischio di esseri sommersi dall'acqua degli oceani: continuando di questo passo, saremo sommersi da un mare di merda.
Buon Natale!

domenica, dicembre 03, 2006

 

SOCIETA' A SOVRANITA' LIMITATA


OneMoreBlog è uno dei blog politici (schierato a sinistra) sicuramente più importante e organizzato nella sterminata galassia italiana del web e ad esso collaborano di frequente grandi firme del giornalismo e della politica: è, pertanto, un onore per noi, tenutari di questo blog semi-clandestino, essere stati pubblicati con il post che segue e che riportiamo solo oggi, a distanza di quattro giorni dalla sua apparizione, per correttezza nei confronti di OneMoreBlog.
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Non si può non tornare a parlare di eutanasia, del diritto di scelta della propria vita, del poter essere padroni del proprio corpo, di decidere di se stessi: dobbiamo, di questo tema, farne una grande battaglia di libertà, come fu per divorzio e aborto e vincere come allora.
Ma mentre scriviamo siamo ancora indignati e terribilmente incazzati per quanto abbiamo appena visto in tv: mentre centinaia (forse migliaia) di persone giacciono in un letto, in condizioni inumane di sofferenza, paralizzate completamente, incapaci perfino di respirare autonomamente, eppure con tantissime fra loro assolutamente lucide, in pieno possesso delle facoltà mentali, in grado quindi di decidere e di scegliere fra una vita che non è più tale e una morte dignitosa, ebbene, mentre questo accade, abbiamo dovuto assistere nella trasmissione Ballarò (martedì 28/11) all'indecoroso comportamento di un monsignore (di cui ci sfugge il nome) che ha, di fatto, insultato tutte quelle mamme, quei papà, quei figli che, con grande amore e rispetto del loro caro inchiodato nel letto, chiedono si ponga fine alla vergogna di una sopravvivenza disumana. Emma Bonino, a cui va tutta la nostra stima (vera ultima mohicana dei radicali), non ha mancato, con la solita passione e civiltà, di rilevare l'assoluta mancanza di pietas del religioso: noi, che non riusciamo sempre ad essere così civili e a contenerci, almeno davanti al televisore, fra le mura di casa, non abbiamo potuto esimerci dal mandare a cagare, più volte, l'illustre prelato. Con la speranza che, in questa pur merdosa società a sovranità limitata, ciò sia considerato, al massimo, un peccato (veniale) e non già un reato.

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